Pitigliano

“La Piccola Gerusalemme” è una meravigliosa destinazione nel cuore dell’Area del Tufo, a breve distanza dalle Terme di Saturnia e dalle Terme di Sorano. Pitigliano è uno dei Borghi più Belli d’Italia ed una delle località più suggestive e particolari della Maremma Toscana.

Pitigliano è un borgo affascinante e suggestivo, dalle origini antiche è oggi uno dei luoghi più iconici della Toscana ed una delle mete più amate dagli appassionati di arte, cultura e natura. Arroccato su una rupe di tufo, domina la valle solcata dai torrenti Lente, Meleta e Prochio ed è un vero spettacolo da ammirare, sopratutto di notte, quando sembra essere sospeso nel vuoto… lo skyline di Pitigliano è infatti uno dei più particolari della Maremma, ed una foto è d’obbligo! Tra le vie ed i vicoli del centro storico di Pitigliano si possono ammirare splendidi edifici antichi, chiese e palazzi storici che raccontano i secoli passati e le vicissitudini del paese e dei suoi signori, qui ogni angolo racconta una storia ed ogni edificio è un prezioso esempio di arte ed architettura. Una delle particolarità di Pitigliano è poi sicuramente rappresentata anche dal suo Ghetto Ebraico, la città infatti a partire dal XVI secolo ospitò una grande comunità ebraica che qui visse per molti secoli edificando un proprio quartiere con una Sinagoga e molti altri edifici sacri, ancora oggi esistenti e visitabili.

Cosa Vedere a Pitigliano

Pitigliano è inconfondibile, già dal vostro arrivo ammirerete l’imponente roccia tufacea che sorregge e si fonde con l’abitato e le arcate dell’Acquedotto Mediceo, tra i suoi vicoli avrete la possibilità di ammirare meravigliosi esempi di arte medievale e rinascimentale, come il Palazzo Orsini, che fu la residenza ufficiale dell’omonima famiglia a Pitigliano, la Chiesa di San Rocco, che è l’edificio sacro più antico di tutto il paese, la Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, i musei ed il bellissimo Ghetto Ebraico.

  • PALAZZO ORSINI. La rocca venne costruita nel XIV secolo per mano degli Aldobrandeschi e fu rimaneggiata nel 1500 ad opera dei conti Orsini che ne fecero la loro residenza ufficiale. Il palazzo ospita oggi il Museo Diocesano ed il Museo della Civiltà Etrusca.
  • MUSEO DIOCESANO. Il museo ospita una ricca collezione di opere d’arte sacra provenienti dalle parrocchie della diocesi di Pitigliano – Sovana – Orbetello. In alcune delle sale del museo sono stati restaurati alcuni preziosi affreschi di epoca quattrocentesca.
  • MUSEO DELLA CIVILTA’ ETRUSCA. Questo museo raccoglie una importante collezione donata dalla famiglia Vaselli, con oggetti rivenuti nella necropoli di Poggio Buco intorno agli anni ’50, e molti altri reperti provenienti dai siti archeologici nei dintorni di Pitigliano.
  • MUSEO ALL’APERTO A.MANZI. Si trova appena fuori il borgo di Pitigliano, è un parco archeologico dedicato ad una delle figure più importanti nella storia di Pitigliano, Alberto Manzi, educatore (molti lo ricorderanno per la trasmissione andata in onda sulla Rai “Non è Mai Troppo Tardi”) e sindaco di Pitigliano tra il 1995 e il 1997. Il parco ospita la ricostruzione di una capanna dell’Età del Bronzo e di una tipica abitazione etrusca, è collegato tramite una via cava a due importanti necropoli etrusche.
  • GHETTO EBRAICO. Pitigliano è soprannominato “La Piccola Gerusalemme” perché verso la metà del 1500 ospitò una grande comunità ebraica che rimase stabilmente nel borgo fino alla fine del 1800. Oggi in paese sono rimasti solo pochi esponenti di religione ebraica ma il ghetto è ancora fortemente vivo e attivo, con la Sinagoga (ancora oggi visitabile ad esclusione del Sabato e con una sezione destinata a museo della cultura ebraica), il Forno delle Azzime, il Bagno Milkve e la Cantina.
  • CATTEDRALE DEI SANTI PIETRO E PAOLO. Edificata a partire dal 1276, la chiesa è stata rimaneggiata molte volte nel corso dei secoli, uno dei più importanti restauri venne attuato da Niccolò III Orsini. All’interno della Chiesa si trovano preziosi dipinti realizzati da importanti artisti locali, alcune opere di Pietro Aldi e Francesca Ciacci.
  • CHIESA DI SAN ROCCO. E’ la più antica chiesa di Pitigliano, costruita nel XII secolo. Venne completamente restaurata nel XVI secolo per volere di Niccolò III Orsini su progetto dell’architetto Giovanni da Traù il Dalmata. L’interno della chiesa è molto particolare per la presenza degli stelli delle più importanti famiglie che governarono la città, al centro spicca il grande stemma della famiglia De’Medici.
  • ACQUEDOTTO MEDICEO. Si tratta della più grandiosa opera di ingegneria idraulica costruita a Pitigliano dalla famiglia De’medici. Venne realizzato tra il 1636 ed il 1639 e fu in assoluto il primo acquedotto della Maremma Toscana. Si compone da due grandi arcate e da tredici archi più piccoli che corrono sul lato sinistro.

Storia

Il territorio fu abitato sin dalla metà dell’Età del Bronzo (circa XVII secolo a.C.), venne abbandonata durante l’età del ferro e subito rioccupata a partire dalla seconda metà dell’VIII secolo a.C. L’area vantava infatti una importante posizione strategica per i commerci e le comunicazioni con la città di Vulci e la Valle del Tevere. In epoca etrusca visse un periodo di grande sviluppo e prosperità, come testimoniato dalla presenza delle numerose necropoli e dei ricchi corredi funebri che sono stati rinvenuti nelle tombe. Pitigliano viene citato per la prima volta in un documento ufficiale nel 1061, in una bolla di Papa Niccolò II. A partire dal 1200 Pitigliano entrò a far parte dei possedimenti degli Aldobrandeschi pur rimanendo sempre oggetto di contese tra le potenze senesi e orvietana. Nel 1274 la contea venne divisa tra Bonifazio e Ildebrandino Guglielmo e Pitigliano fu posta sotto il controllo di quest’ultimo, nella contea di Sovana sotto la quale rimase fino al matrimonio tra Anastasia, figlia di Margherita Aldobrandeschi, e Romano di Gentile Orsini, quando passò di fatto sotto il controllo della famiglia Orsini divenendo la capitale ufficiale della contea. Il governo degli Orsini a Pitigliano non fu facile, spesso dispotici e fin troppo rigidi, videro spesso l’avversione della popolazione locale e verso la fine del 1500 la popolazione locale, in cerca di protezione, cercò l’aiuto della famiglia de’Medici che nel 1608 riuscì ad ottenerne la proprietà come concessione di Gian Antonio Orsini, che cedette la città in cambio del saldo dei suoi numerosi debiti.